Figli e salute tra controlli e prevenzione

Dall’infanzia all’adolescenza: tutelare la salute dei più giovani

Crescere bambini e ragazzi sani, con uno stile di vita corretto, è tra i compiti più difficili ai quali sono chiamati i genitori. E i genitori italiani lo stanno facendo molto bene a giudicare da quanto emerso da uno studio Eurostat (l’ufficio statistico dell’Unione Europea), secondo il quale gli italiani under 16 sono tra i più sani in Europa. Sono risultati che si ottengono con un’alimentazione equilibrata, una vita attiva e un controllo regolare dello stato di salute. Prima che la scuola ricominci è il momento ideale per fare il punto della situazione su fattori e comportamenti che possono incidere sulla salute dei nostri figli.

Alimentazione e stile di vita 

Innanzitutto, attenzione alle abitudini della quotidianità che i ragazzi osservano a scuola e in famiglia, perché diventeranno i loro modelli anche da grandi. Un’alimentazione varia ed equilibrata, ricca di principi nutritivi, unita a60 minuti al giorno di attività fisica di intensità moderata e a esercizi di rafforzamento muscolare almeno tre volte a settimana, sono alla base di una crescita sana.

Chi acquisisce questi modelli comportamentali durante l’infanzia e l’adolescenza tenderà a ripeterli anche in età adulta, e prevenire quindi malattie croniche come cardiopatie, asma, diabete, obesità, come confermato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Lo studio SIDRIA 2 (Studi Italiani sui Disturbi Respiratori nell’Infanzia e l’Ambiente) ha identificato tra i fattori di rischio correlati all’asma (ne soffrono il 9% dei bambini italiani tra i 6 e i 14 anni) proprio un’alimentazione disordinata e un’attività fisica carente. No però a diete drastiche o ricatti alimentari («Se mangi la verdura, potrai giocare con i videogames»). Meglio preferire metodi che trasmettono educazione sanitaria e promozione della salute edotte direttamente dai comportamenti di genitori e insegnanti. Tra gli strumenti a disposizione dei genitori ci sono i programmi di screening per i propri figli, adeguati all’età, che garantiscono di verificare passo dopo passo lo sviluppo dei minori in ogni fase della loro crescita.

Il giusto check-up per ogni età: prima infanzia

Nei primi anni di vita, il pediatra che segue la crescita del bambino prescrive gli esami clinici da eseguire in considerazione del suo sviluppo, inclusi i primi controlli dall’oculista e dal dentista. Già dal periodo dello svezzamento si possono manifestare intolleranze o allergie alimentari. Esempi diffusi sono le intolleranze al lattosio, al grano (celiachia), e il favismo. Ogni nuovo alimento va introdotto con attenzione nei primi anni di vita ed è sempre meglio, anche in seguito, non sottovalutare eventuali reazioni alimentari come vomito frequente, diarrea e dolori addominali o eruzioni cutanee. In questi casi con l’aiuto di un pediatra o di un allergologo pediatra si può valutare di procedere con alcuni test specifici.

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